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Commento Partita

Aquile del Tirreno - Syrako R.C. 1989 = 20-0


Che sarebbe stata una partita difficile si sapeva sin dalla stesura del calendario. Che per l'incontro più impegnativo della stagione sarebbero stati assenti  giocatori cardine del pacchetto di mischia - tallonatori, saltatore, flanker e numero 8 (nonché piazzatore), nessuno avrebbe potuto prevederlo. L'impresa, perciò, è diventata ardua.


Nonostante ciò, i giovani – che hanno debuttato in sostituzione dei giocatori veterani in certi ruoli, non si sono risparmiati e hanno giocato una partita tutta grinta e cuore.

Sin dalla prima mischia ordinata è risultato evidente il divario di oltre 250 kg tra i due pacchetti di mischia: chiave di lettura per un incontro che, almeno sulla carta, sarebbe potuto essere equilibrato. 

A fare da contraltare alla mischia, tutti presenti gli effettivi nella linea dei trequarti, con il rientrante Faricelli (man the match, sebbene fuori ruolo) che ha stordito la difesa mamertina con le sue finte e con gli slalom ubriacanti. La partita, seppur a senso unico, mantiene lo score basso solo grazie alla determinazione dei siracusani che giocano con grinta e cuore su ogni pallone.

Aquile del Tirreno subito in meta a 5 minuti dal fischio d’inizio su azione perforante della mischia che sfianca la difesa aretusea e in 4° fase schiaccia in meta. 
La squadra delle Aquile del Tirreno (franchigia tra Milazzo Rugby e il Barcellona Rugby) sa bene che il suo asso nella manica, per questo incontro, è la superiorità del pacchetto di mischia e, in virtù di tale consapevolezza, trasforma ogni penalità a favore in mischia ordinata. 
La seconda meta si materializza al termine del primo tempo: i trequarti aretusei intuiscono che toccheranno davvero pochi palloni, se non per i continui calci di spostamento dell'apertura mamertina abilmente contrattaccati dall'estremo Faricelli. La cronaca della seconda meta e paradigma della partita: mischia a 5 metri a favore della Syrako, spinta delle Aquile che rubano palla in spinta e schiacciano in meta.
Il primo tempo si conclude con un tentativo di Concetto D’Aquila, capitano della Syrako in veste straordinaria di piazzatore, di trasformare una punizione: purtroppo sfiora il palo dell'acca; è chiaro a tutti che cambiare lo 0 nello score sarà davvero difficile. Primo tempo 10-0.

Il secondo tempo si riapre sulla falsa riga del primo: meta i primi 5 minuti con azione perforante della mischia. Sul filo del rasoio, dopo una touche e un poderoso carrettino di oltre 20 metri, arriva per i padroni di casa la quarta e ultima meta della giornata, che farà guadagnare loro il punto di bonus.


La sensazione, al termine della partita, è di chi avrebbe voluto ma non ha potuto osare, perche mancava la cosa più importante nel rugby: il possesso della palla.
Le poche azioni che hanno messo in moto le gambe dei 3/4 aretusei hanno dato prova della loro pericolosità, mettendo in luce una leggerà superiorità nell'uno contro uno che avrebbe potuto, se chiamati più spesso all’opera, far vedere una partita più equilibrata. 

Domenica prossima la Syrako ospiterà un'altra squadra della provincia di Messina, il glorioso Clan Messina: incrociamo le dita per raccontare un epilogo diverso.

Siracusa,martedì 3 dicembre 2013
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